- 1950 - Favole della dittatura
- 1952 - La Sicilia, il suo cuore
- 1953 - Pirandello e il pirandellismo
- 1956 - Le Parrocchie di Regalpetra
- 1958 - Gli zii di Sicilia
- 1961 - Il giorno della civetta;
Pirandello e la Sicilia
- 1963 - Il Consiglio d'Egitto
- 1964 - Morte dell'inquisitore
- 1965 - Feste religiose in Sicilia
- 1966 - A ciascuno il suo;
L'onorevole
- 1968 - Recitazione della controversia liparitana dedicata ad A. D.
- 1970 - La corda pazza
- 1971 - Il contesto; Il mare colore del vino; Atti relativi alla
morte di Raymond Roussel
- 1974 - Todo modo
- 1975 - La scomparsa di
Majorana
- 1976 - I pugnalatori
- 1977 - Candido ovvero un sogno fatto in Sicilia
- 1978 - L'affaire Moro
- 1979 - La Sicilia come metafora; Dalle parti degli infedeli; Nero
su nero
- 1981 - Il teatro della memoria
- 1983 - Cruciverba
- 1985 - Occhio di capra; Cronachette
- 1986 - La strega e il capitano; 1912+1
- 1987 - Porte aperte
- 1989 - Il cavaliere e la morte;
Una storia semplice
Leonardo Sciascia insieme a Marco
Pannella
Incipit
Filippo fischi dalla strada alle tre del pomeriggio. Mi affacciai
alla finestra. Grid "arrivano". Di corsa infilai le scale,
mia madre mi grid dietro qualcosa.
Nella strada che abbagliava di sole non c'era un cane. Filippo stava
mezzo nascosto nel portone della casa di fronte. Mi raccont che in
piazza stavano il podest l'arciprete e il maresciallo, aspettavano gli
americani, un contadino aveva portato la notizia che arrivavano, erano
al ponte di Canalotto.
In piazza c'erano invece due tedeschi: avevano spiegata per terra una
carta e uno di loro vi segnava con la matita una strada, pronunciava un
nome e alzava gli occhi verso il maresciallo che diceva "s, va
bene".
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Incipit e finale
L'autobus stava per partire, rombava sordo
con improvvisi raschi e singulti.
...
Copertina del libro "Il giorno della civetta" nell'edizione Adelphi
Ma prima di arrivare a casa sapeva, lucidamente, di amare la Sicilia:
e che ci sarebbe tornato. "Mi ci romper la testa" disse a
voce alta.
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I
Il benedettino pass un mazzetto di penne variopinte sul taglio del
libro, dal faccione tondo soffi come il dio dei venti delle carte
nautiche a disperdere la nera polvere, lo apr con un ribrezzo che
nella circostanza apparve delicatezza, trepidazione. Per la luce che
cadeva obliqua dall'alta finestra, sul foglio color sabbia i caratteri
presero rilievo: un grottesco drappello di formiche nere spiaccicato,
secco. Sua eccellenza Abdallah Mohamed ben Olman si chin su quei
segni, il suo occhio abitualmente languido, stracco, annoiato era
diventato vivo e acuto. Si rialz un momento dopo, a frugarsi con la
destra sotto la giamberga: tir fuori una lente montata, oro e pietre
verdi, a fingerla fiore o frutto su esile tralcio.
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Incipit e finale
La lettera arriv con la distribuzione del
pomeriggio.
...
Risero tutti e tre. Poi Zerillo disse: "Ho saputo una cosa, una
cosa che deve restare tra me e voi: mi raccomando... Riguarda il povero
Laurana..". "Era un cretino" disse don Luigi.
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Una parodia
Incipit
Il procuratore Varga era impegnato nel processo reis, che durava da
cira un mese e si sarebbe trascinato almeno per altri due, quando in una
dolcissima sera di maggio, dopo le dieci e non oltre la mezzanotte
secondo testimonianze e necroscopia, lo ammazzarono.
...
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Incipit e finale
Roma, 16-4-38 XVI
"Cara Eccellenza, vi prego di ricevere e ascoltare
il dott. Salvatore Majorana, ...
...
Ed vero.
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Incipit e finale
Quando alzava gli occhi dalle carte, e meglio
quando appoggiava la testa sull'orlo dell'alto e duro schienale, la
vedeva nitida, ...
...
Ma era gi, eterno e ineffabile, il pensiero della mente in cui la
sua si era sciolta.
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Incipit I promessi sposi, capitolo XXXI: "Il
protofisico Lodovico Settala, allora poco men che ottuagenario, stato
professore di medicina all'universit di Pavia, poi di filosofia morale
a Milano, autore di molte opere roputatissime allora, chiaro per inviti
a cattedre d'altre universit, Ingolstadt, Pisa, Bologna, Padova, e per
il rifiuto di tutti questi inviti, era certamente uno degli uomini pi
autorevoli del suo tempo. Alla reputazione della scienza s'aggiungeva
quella della vita, e all'ammirazione la benevolenza, per la sua gran
carit nel curare e nel beneficare i poveri.
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Incipit e finale
"Lei sa come la penso" disse il
procuratore generale.
...
"Anch'io. Di tutto".
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Incipit
La telefonata arriv alle 9 e 37 della sera del 18 marzo, sabato,
vigilia della rutilante e rombante festa che la citt dedicava a san
Giuseppe falegname: ...
...
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Altre monografie:
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