T
Scrittore anglo-indiano (Calcutta, 18
Luglio 1811 Londra, 24
Dicembre 1863)
Vanity Fair (1848)
Traduzione di Riccardo Mainardi
Incipit
DAVANTI AL SIPARIO
Il Regista che siede sul palcoscenico davanti al sipario a
contemplare la Fiera, si sente pervadere dal sentimento di profonda
malinconia che gli ispira quel luogo brulicante di folla. Non si fa che
mangiare e bere, amoreggiare e piantarsi, ridere e piangere; non si fa
che fumare, imbrogliare il prossimo, altercare, ballare e strimpellare.
Ci sono smargiassi che si aprono un varco a spintoni, bellimbusti che
fanno l'occhio dolce alle donne, ladruncoli pronti a svuotar le tasche,
poliziotti all'erta, imbonitori (altri imbonitori, che il diavolo se li
porti!) che strepitano davanti ai loro baracconi, zotici col naso
all'aria a guardare i ballerini in vesti multicolori, i poveri acrobati
dal viso impiastricciato di belletto, mentre individui dalle dita agili
e leggere armeggiano con le loro tasche posteriori. S, questa la
FIERA DELLA VANIT: non certo un luogo morale, e nemmeno allegro, ad
onta di tanto chiasso.
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U
Scrittore inglese di origine tedesca
(Stoccarda 1901 - Londra 1985)
Trilogia del ritorno
(Reunion)
Traduzione di Elena Bona
Entr nella mia vita nel
febbraio del 1932 e non ne mai pi uscito.
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(No Coward Soul)
Traduzione di Bruno Armando
MIo caro Hans,
ti scrivo questa lettera dalla prigione di Spandau il 10 settembre
1944, tre giorni prima di essere assassinato come i miei amici:...
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(No Resurrection, Please)
Traduzione di Elena Bona
Si ferm e si guard intorno.
Era questa la citt che lo avevano costretto a lasciare vent'anni
fa?
...
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