Tre Anelli ai Re degli Elfi sotto il cielo che risplende,
Sette ai Principi dei Nani nelle lor rocche di pietra,
Nove agli Uomini Mortali che la triste morte attende,
Uno per l'Oscuro Sire chiuso nella reggia tetra
Nella Terra di Mordor, dove l'Ombra nera scende.
Un Anello per domarli, Un Anello per trovarli,
Un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli,
Nella Terra di Mordor, dove l'Ombra cupa scende.
Incipit
Una festa a lungo attesa
Quando il signor Bilbo Baggins di Casa Baggins annunzi che avrebbe
presto festeggiato il suo centoundicesimo compleanno con una festa
son-tuosissima, tutta Hobbiville si mise in agitazione. Bilbo era
estremamente ricco e bizzarro e, da quando sessant'anni prima era
sparito di colpo, per ritornare poi inaspettatamente, rappresentava la
meraviglia della Contea. Le ricchezze portate dal viaggio erano
diventate leggendarie, ed il popolo credeva, bench ormai i vecchi lo
neghino, che la collina di Casa Baggins fosse piena di grotte
rigurgitanti di tesori. E, come se ci non bastasse, ad attirare
l'attenzione di tutti contribuiva la sua ine-sauribile, sorprendente
vitalit. Il tempo passava lasciando poche tracce sul signor Baggins: a
novant'anni era tale e quale era stato a cinquanta, a no-vantanove
incominciarono a dire che si manteneva bene: sarebbe stato pi esatto
dire che era immutato. Vi erano quelli che scuotevano la testa,
bor-bottando che aveva avuto troppo dalla vita: non sembrava giusto che
qual-cuno possedesse (palesemente) l'eterna giovinezza ed allo stesso
tempo (per fama) ricchezze inestimabili. Sono cose che dovremo
scontare, dicevano; non secondo natura, e ci porter dei guai!.
...
Incipit
L'ADDIO DI BOROMIR
Aragorn correva veloce su per la collina, sostando di tanto in tanto
solo per chinarsi a guardar per terra. Le impronte degli Hobbit sono
leggere e difficili a rintracciarsi anche per un Ramingo, ma non lontano
dalla cima una sorgiva attraversava il sentiero, e nella terra bagnata
vide ci che cer-cava. Non mi sono sbagliato, si disse. Frodo corso
in cima alla collina. Chiss che cosa avr visto! Ma poi ridisceso per
lo stesso sentiero. Aragorn esit. Desiderava anch'egli recarsi sino
all'alto seggio, nella speranza di scoprirvi qualcosa che lo guidasse
nell'incertezza, ma il tempo incalzava. Improvvisamente si mise a
correre verso la cima; attravers le grandi lastre del selciato e si
arrampic su per i gradini. Seduto sull'alto seggio, gir lo sguardo
tutt'intorno. Ma il sole pareva oscurato e il mondo vago e remoto. A
perdita d'occhio non si vedeva altro che i colli lontani, e di nuovo,
all'orizzonte, un grande uccello simile a un'aquila, che roteava alto
nel cielo, scendendo lentamente verso terra. Mentre era intento a
osservare, il suo udito sensibilissimo percep rumori che salivano dal
bosco ai suoi piedi, sulla riva occidentale del Fiume. S'ir-rigid:
erano grida, e con orrore distinse fra esse le aspre voci degli
Orchet-ti. D'un tratto risuon il richiamo roco e profondo di un corno;
le sue note s'infransero sulle colline, echeggiando nelle caverne,
dominando come un urlo il ruggito delle cascate. Il corno di Boromir!,
grid Aragorn. Chiede aiuto!. E si precipit gi per i gradini e lungo
il sentiero. Ahim! Oggi un destino crudele mi perseguita e rovina
tutto ci che faccio. Dov' Sam?.
Incipit
I MINAS TIRITH
Pipino sbirci da sotto il manto protettivo di Gandalf. Si domandava
se era sveglio o se dormiva ancora, trasportato dal rapido sogno nel
quale era immerso fin dall'inizio della grande cavalcata. Il mondo buio
scompariva veloce ed il vento rumoreggiava nelle sue orecchie. Non
vedeva altro che stelle fuggitive, e all'estrema destra, come ombre
imponenti, le montagne del Sud. Cerc di ricostruire le tappe del
viaggio e di valutare il tempo trascorso, ma la sua memoria era ancora
torbida e incerta. Rammentava una prima cavalcata a velocit travolgente
e senza soste, quindi un pallido barlume dorato intravisto all'alba ed
il loro arrivo nella citt silenziosa e nella grande casa vuota sulla
collina. Vi si erano appena rifugiati, quando l'ombra alata li sorvol
nuovamente, facendo tremare tutti di terrore. Ma Gandalf gli aveva
rivolto parole rassicuranti e Pipino si era addormentato in un angolo,
stanco ma inquieto, vagamente conscio di an-dirivieni e conversazioni e
di Gandalf che dava ordini. E poi di nuovo ca-valcare, cavalcare,
cavalcare nella notte. Era passata una, no, due notti da quando aveva
scrutato la Pietra. Quell'orrendo ricordo lo dest completa-mente, ed
egli rabbrivid, e il rumore del vento gli parve pieno di voci
mi-nacciose. Una luce appariva in cielo come una vampata di fuoco giallo
dietro o-scure barriere. Pipino si rincantucci tremante domandandosi in
quale spa-ventoso paese Gandalf lo conducesse. Si strofin gli occhi e
si accorse allora che la luna, ormai quasi piena, stava sorgendo a
oriente sopra le om-bre. La notte non era ancora invecchiata, e il loro
viaggio nelle tenebre sarebbe durato ancora molto. Si mosse e domand:
Dove siamo, Gandalf?. Nel reame di Gondor, rispose lo stregone. La
terra di Anrien fugge ancora sotto di noi.
Narn I Chn Hrin. The Tale Of The Children Of Hrin, 2007
Incipit
L'INFANZIA DI TRIN
Hador Testadoro era un signore degli Edain, molto amato dagli Eldar.
Egli rimase, finch ebbe vita, sotto la signoria di Fingolfin che gli
assegn vaste terre in quella regione dello Hithlum, che era detta
Dor-lmin. Sua figlia Glredhel spos Haldir figlio di Halmir, Signore
degli Uomini del Brethil; e durante la stessa cerimonia suo figlio
Galdor l'Alto prese in mo- glie Hareth, la figlia di Halmir. Galdor e
Hareth ebbero due figli, Hrin e Huor. Il primo era di tre anni maggiore
del secondo, ma era di statura pi bassa di altri uomini della sua
stirpe; sotto questo profilo aveva preso da sua madre, ma per tutto il
resto era simile a Hador suo nonno, robusto di corporatura e focoso di
tempera- mento. Ma la fiamma in lui ardeva di continuo, e tenacissima
era la sua volont. Di tutti gli Uomini del Nord, era quello che meglio
conosceva i propositi dei Noldor. Suo fratello Huor era alto, il pi
alto di tutti gli E- dain, eccezion fatta per Tuor, suo figlio, e veloce
nella corsa; se per il percorso era lungo e duro, Hrin era il primo a
giungere alla meta, perch correva con altrettanta velocit all'inizio
come alla fine della gara. Grande era l'amore che univa i due fratelli
che in giovent furono raramente divisi.
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