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Ricettario di Terni e dintorni:
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alcune delle ricette
sono tratte dal Calendario "Pane di Terni" a cura di Remo Rossi Calendario e guida delle Sagre e taverne di Terni e dintorni
Gnocchetti alla collescipolana Ciriole Le ciriole ternane sono una delle tantissime varianti della semplice
e povera pasta ottenuta dall'impasto di acqua e farina (Manfricoli a
Narni, Picchiarelli a Sangemini...). Dopo aver fatto
un impasto piuttosto duro stendere (che fatica!) con il mattarello fino
ad ottenere una sfoglia non troppo sottile e quindi tagliare a forma di
spaghetti alla chitarra. (Per 4 persone 500 g. di farina e acqua il
minimo necessario. Per ottenere un impasto pi elastico e omogeneo si
pu inserire anche un uovo ogni 500 g. di farina, anche se in questo
modo si snatura la ricetta originaria). Ciriole all'aju e oju (Ciriole aglio e olio) Si schiaccia uno spicchio d'aglio e si soffrigge in poco olio. Il
tutto poi si versa
sopra le ciriole appena scolate. Poi, dopo poi una bella pioggia di prezzemolo
tritato si possono mescolare e mangiare. Ciriole all'aju oju e pommodoru (Ciriole aglio, olio e
pomodoro ovvero le tipiche Ciriole alla ternana) Fare il sughetto con l'aglio
schiacciato e soffritto nell'olio insieme al peperoncino e prezzemolo
con l'aggiunta di pomodoro a pezzi o passato e, dopo averlo lasciato
restringere facendo evaporare l'acqua in eccesso e averlo salato, si
versa sulle ciriole lessate e scolate. Alla fine cospargete del prezzemolo fresco
tritato. Gnocchi di
castrato (con il sugo di pecora) Scegliete un bel pezzo di carne magra di castrato e tagliatela a
tocchetti. Mettete a soffriggere in olio d'oliva un po' di cipolla
tagliata finemente, aggiungete la carne e fatela rosolare, quindi irroratela di vino rosso lasciandolo poi evaporare.
A questo punto aggiungete il
pomodoro a pezzi o passato, un rametto di rosmarino, un pezzetto di
peperoncino e salate. Fate cuocere a fuoco lento aggiungendo, se
necessario, un mestolino d'acqua tiepida. Dopo aver tolto il rametto di
rosmarino, condite gli gnocchi di patate scolati e cospargete di ottimo
pecorino. Ciriole co' li funghi de pioppu (ciriole
con i funghi di pioppo) Prendete i funghi di pioppo (Agrocybe Aegerita o Pholiota Aegerita) e, dopo averli puliti, metteteli in una
padella in modo di fargli perdere l'acqua. Quando saranno ben appassiti,
togliete la padella dal fuoco e scolateli. Quando li avrete scolati
metteteli in una casseruola nella quale avrete fatto imbiondire l'aglio
in un po' di olio di oliva; girateli per non farli attaccare e versate
un po' di passato di pomodoro o dei pelati a pezzi. Aggiungete un
pizzico di pepe nero macinato e, a piacere, un pezzetto di peperoncino.
A cottura ultimata gettatevi sopra una pioggia di prezzemolo tritato.
Versate sulle ciriole ben scolate e servite. Ciriole al tartufo nero Ciriole all'ortica La padellaccia Ricetta tipica del giorno in cui si "spezza" il maiale
(circa due giorni dopo essere stato ucciso, una volta che la carne si
fermata). Si prendono dalle due met del maiale alcune rifilature di
carne un po' grassa (volendo si possono aggiungere dei pezzettini di
animelle) e farle soffriggere in poco olio con aglio e cipolla tritata
fina. Salare e pepare abbondantemente, facendo cuocere lentamente e
aggiungere una spruzzata di vino rosso. A cottura quasi ultimata si
aggiungono i fagioli borlotti lessati o le fave cotte. Coratella d'agnello Prima di tutto preparate e pulite la coratella (l'insieme delle
interiora dell'agnello da latte) e tagliatela a pezzettini, budellini
compresi. Fate imbiondire in un tegame di terracotta l'aglio nell'olio,
aggiungete i pezzettini di coratella, sale, pepe, rosmarino e una
fettina di limone. Lasciate insaporire la coratella per 10 minuti circa,
poi, dopo aver aggiunto un bicchiere di vino rosso, cuocete per altri 20
minuti. A cottura quasi ultimata aggiungete del passato di pomodoro. Barbazza scottata Prendete delle fette sottili di barbazza o guanciale e mettetele a
soffriggere in una padella con un po' d'olio e alcune foglie di salvia.
Quando il grasso comincia a sciogliersi spruzzate dell'aceto di vino e
fate evaporare. Ricetta semplice e gustosissima. Baccal dolce Si prende un pezzo di baccal e dopo
averlo ammollato, si scola e si spina e si taglia a pezzi. In una
padella si prepara una base di cipolla finemente tritata che si fa
imbiondire in olio abbondante. Quindi si aggiunge il passato di pomodoro
e pomodoro a pezzi, una manciata di uva passa e qualche prugna secca
fatta rinvenire in acqua tiepida. Salare, pepare e far cuocere ed
insaporire per una decina di minuti. Poi si aggiungono i pezzi di
baccal e si lascia cuocere per circa mezz'ora a fuoco dolce. Si serve
caldo. Gamberi di fiume Fate soffriggere in un tegame con olio di
oliva due spicchi d'aglio e un pezzetto di peperoncino. Quando l'aglio
comincia a colorirsi unite i gamberi lavati ai quali nel frattempo
avrete gi tolta la parte superiore della corazza sino a scoprire la
codina centrale e togliere il filetto nero. A questo punto fate rosolare
i gamberi nel tegame fino a quando prendono un bel colore rosso. Salate
e quindi aggiungete del vino bianco secco; rimescolate e portate a
cottura a recipiente coperto. Si servono ben caldi con il loro sughetto,
cosparsi di prezzemolo finemente tritato (altrimenti si pu preparare
una salsina con olio di oliva, aglio e prezzemolo tritato). Scafi e
formaggio pecorino e anche scafi e spalletta Gli scafi cio le fave fresche (prima
met di maggio) sono ottime mangiate con un po' di sale insieme a
formaggio pecorino umbro ma anche insieme a fette di capocollo o
di spalletta, sempre accompagnati dal pane di Terni. Carbonaretti Sono i "salmerini" (pesce persico reale), pesci di acqua
dolce dalla carne ottima, il piatto tipico
del lago di Piediluco. I "salmerini" vengono cotti sulla
fiamma viva fino a diventare abbrustoliti (Carbonaretti), quindi vanno conditi con sale
e olio. Lumache alla ternana Si prendono due o tre chili di lumache ben lavate, spurgate e
lessate. In una pentola abbastanza capiente si prepara un fumetto con un
po' d'acqua, abbondante olio e le seguenti erbe odorose: aglio e
cipollina fresca tritati finemente, mentuccia, menta romana, maggiorana,
rosmarino, erba della Madonna, finocchio selvatico... (e chi pi ne ha
pi ne metta) tutti legati in due mazzetti di cui uno va utilizzato
subito e l'altro a met cottura. Si versano le lumache e si lasciano un
po' insaporire rigirandole pian piano, s'aggiunge un bicchiere di vino
rosso e si coprono. Dopo alcuni minuti s'aggiungono i pomodori pelati
spezzati o salsa di pomodoro, s'aggiusta di sale, di pepe, e s'allunga
con l'acqua in cui stata diluita un po' di conserva di pomodoro. Si
fa in modo che il liquido copra le lumache. Si copre e si lascia cuocere
a fuoco lento per oltre due ore. Le lumache saranno pronte quando il
sugo non scivoler velocemente dal guscio. Le fave cottore Faraona alla leccarda Li sanguinacci Li budelli salati La coppa Mazzafegati Fegatelli Li labbritti co' li facioli La scafata umbra Frittelle di baccal Mettere a bagno il baccal la mattino del giorno precedente. La
mattina successiva scolarlo, spinarlo, spellarlo e farne dei filetti.
Preparare una pastella o con un uovo oppure senza uovo ma con un pizzico
di lievito in polvere per pizze, un bicchiere d'acqua, un pizzico di
sale e farina quanto basta. Passare i filetti nella pastella e poi
friggerli in abbondante olio. Servire ben caldi. Frittata con le erbette odorose La frittata con tutte le erbe, ovvero con le erbette odorose, una
ricetta tipica del periodo di Pasqua. Si fa raccogliendo e mescolando
sia le varie erbe di campo (asparagi, strigoli, luppolo, borragine) sia
con qualcuna di quelle dell'orto, come le puntarelle delle fave, qualche
fiore di broccoletto rimasto sulla pianta, le cimette sfogliate di
qualche carciofo e chi pi ne ha pi ne metta. Con un aglietto fresco
ed una cipollina fresca si fanno appassire le verdure con olio ed un
goccio d'acqua in padella aggiungendovi qualche fogliolina di menta, di
mentuccia e mezza foglia d'erba della Madonna. Quando le erbe saranno
appassite e l'acqua ben ritirata si versano le uova sbattute con un
pizzico di sale e di pepe nero. Poi si procede a fare la frrittata come
al solito, rivoltandola da ambo le parti. Frittelle di cavolo Per fare la pastella amalgamare 150 g. di farina con un bicchiere di
latte o acqua, un cucchiaio d'olio e i tuorli di due uova in modo da
ottenere una pastella soda che deve essere ben sbattuta per ottenere un
composto uniforme, quindi si fa riposare per un'ora. Intanto a parte
lessare in acqua salata il cavolfiore, pulito e tagliato a fiocchetti;
si scola e si lascia sgocciolare. Trascorsa l'ora si riprende la
pastella e vi si incorporano gli albumi montati a neve ed un pizzico di
sale. Si mette sul fuoco un contenitore per fritture con olio, quando
l'olio ben caldo si mettono dentro i fiocchetti di cavolo,
precedentemente immersi nella pastella in modo che siano ben coperti; si
fanno dorare stando attenti a non farli attaccare l'un l'altro, si
tolgono con una paletta a rete, si fanno asciugare su carta assorbente,
si servono caldi, spolverizzati di sale. Frittelle di fiori di zucca (Fiori di zucca
fritti) Lasciate ad ogni fiore di zucca un pezzetto di gambo. Preparate una
pastella con acqua (secondo alcuni meglio acqua frizzante, secondo altri
meglio la birra e secondo altri ancora vino bianco), una presina di sale e farina. Involtate nella
pastella un fiore alla volta e mettetelo a friggere in olio ben caldo.
Serviteli subito, molto caldi. (Variante pi gustosa: dopo aver pulito
il fiore inserite al suo interno un pezzetto di mozzarella ed un'alice
sott'olio, quindi passatelo nella pastella come sopra e friggetelo) Frittata della mattina di Pasqua Bisogna pelare una salsiccia, tritare 30 g di pancetta e 20 g di
sanguinaccio. Il trito va rosolato in un cucchiaio di olio, poi si
aggiunge un trito finissimo di maggiorana, basilica, menta, prezzemolo,
una foglia di salvia, due cimette di rosmarino, un rametto di timo, una
piccola cipolla e uno spicchio d'aglio. Si aggiunge poi un carciofo e 30
g di asparagi, mondati e spezzati minutamente. Dopo 10 minuti di
cottura si uniscono gli spinaci, lavati, mondati, lasciati appassire nel
soffritto, girandolo spesso, a fiamma tenue. Si toglie la pentola dal
fuoco e mescolatevi 30 g di salame tritato e le sei uova sbattute
(moderatamente). Si unga una padella antiaderente e appena calda vi si
versa il composto, che far una crosticina croccante, poi si gira per
rosolare dall'altra parte quindi si serve la frittata. La pizza di Pasqua (Pizza di formaggio) E' una ricetta tipica del periodo di Pasqua. Innanzi tutto va messo
il lievito, cio bisogna, dopo aver impastato acqua e farina con un
pezzo di pasta del pane, fare una palla e metterla in un recipiente al
riparo dall'aria. Quando la palla sar cresciuta e lievitata, prendete
tanta farina quanta ne raccoglier l'impasto dopo averci mescolato i
seguenti ingredienti: 1 etto di strutto; 1 etto di burro; 8 uova di 2 delle quali si utilizza solo il rosso; 20 grammi di lievito di birra; 1 etto di parmigiano grattugiato; 2 etti di pecorino romano; 1 bicchiere di olio di oliva; un pizzico di sale; 2 etti di pasta del pane. Quindi procedete nel modo seguente: sbattete le uova mescolandoci i
formaggi, lo strutto disciolto, il burro e l'olio; preparate a fontana
con la farina ponendovi al centro la pasta del pane; mescolate il tutto
cercando di raccogliere tanta farina quanta ne sufficiente per aver
un impasto morbido, elastico, quasi disciolto. Si lavora bene l'impasto
sollevando e sbattendo sulla tavola sino a che non comincer a fare
"le bolle". Allora dividete l'impasto nei diversi contenitori
badando ad utilizzarne con bordi molto ali; infatti l'impasto dovrebbe
crescere, se mantenuto fuori da correnti d'aria, per pi di tre volte
il suo volume. Quando si sar lievitato, andr messo in forno ben
caldo. E' consuetudine mangiarla con il capocollo. Pizza al testo O come dicono a Perugia torta al testo. Questa la mia ricetta per
un paio di pizze al testo non troppo grandi. Fate una fontana con circa
600 g. di farina e unitevi una bustina di lievito istantaneo per pizza
oppure un po' di bicarbonato. Aggiungete poi un pizzico di sale, un po'
d'olio di oliva e se vi piace del formaggio secco grattuggiato
(parmigiano e o pecorino). Amalgamate il tutto aggiungendo tanta acqua
tiepida quanto basta per ottenere un impasto morbido ed elastico che non
si attacchi al matterello. Nel frattempo mettete a scaldare il testo (la
pietra o la base di ghisa) e quando sar ben caldo adagiatevi sopra la
pizza a cuocere. Va mangiata calda e farcita con prosciutto crudo e
pecorino fresco, oppure con salsiccie arrosto e cicoria lessa. La pizza sotto lu focu (pizza sotto il fuoco) Pizza di Pasqua dolce ternana (ricetta
del periodo di Pasqua) Amalgamate 250 g. di farina e 12 g. di lievito sciolto in acqua
tiepida. Sbattete con foga fino a quando l'impasto non comincia a fare
le bolle e lasciatelo riposare in una terrina fonda e coperta, in un
luogo tiepido. Dopo 2 ore amalgamate di nuovo con lena incorporandovi 5
tuorli d'uovo lavorati a crema con 200 g. di zucchero, 1 cucchiaino di
cannella e gli albumi montati a neve con un piccolo pizzico di sale. Ora
mettete a riposo e lasciate lievitare per 2 ore. Amalgamate di nuovo
incorporando nell'impasto 100 g. di zucchero fuso (non caldo), la buccia
di 1 limone e di 1 arancia, finemente tritate, 1 pizzico di vanillina.
Imburrate una terrina alta ed inserite l'impasto, che andr lasciato
lievitare per almeno 1 ora. Mettete in forno gi caldo a 160 C e fate
cuocere per un'ora e un quarto circa. Frittelle di San Giuseppe Far cuocere un etto di riso in un litro di latte con una buccia di
limone e un pizzico di cannella in polvere e un pizzico di sale. Scolare
il riso al dente e lasciarlo raffreddare. Unitevi poi due o tre
bicchierini di rhum, tre rossi d'uovo, tre cucchiai di farina, 4
cucchiai di zucchero, 25 g di lievito di birra disciolto in un po'
d'acqua e amalgamare bene il tutto. Battere gli albumi a neve e quindi
unirli al composto. prendere con un cucchiaio e versare il composto
nell'olio fumante. Una volta cotte le frittelle vanno spolverizzate di
zucchero vanigliato Lu pampepatu (Il pampepato ternano: dolce natalizio
tipico di Terni) Per fare 10 pampepati abbiamo bisogno di: 1 kg e mezzo di noci sguciate, 300 g di nocciole, 300 g di mandorle, 300 g di cedro candito, 300 g di miele, 250 g di pinoli, 400 g di uva passerina, la buccia grattugiata d'una arancia, una grattugiata di noce moscata, 2 bicchieri di mosto cotto, 200 g di farina, 700 g di cioccolato fondente spezzettato, 100 g di cacao amaro, due tazzine di caff ristretto, 200 g di zucchero, una spolverata di pepe nero macinato. Pulire e spellare noci, mandorle e nocciole e in un pentolino di
miele scaldare il caff e il mosto cotto. Gli altri ingredienti vanno
mescolati assieme sulla spianatoia all'asciutto, si cerca poi di
utilizzare il liquido dolce per incorporare ad essi i 200 g di farina in
modo da ottenere un impasto. Ottenutolo, si prelevano da esso
altrettante pagnottine che si mettono a cuocere in una teglia
precedentemente spolverata di farina che va messa in forno per circa
mezz'ora a media gradazione. Si mangiano dopo alcuni giorni. Lu biscottu ovvero il ciambellone fatto con le uova di papera Li gnocchi dorgi (Gnocchi dolci)
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