Biancaneve
Inglese: Snow-white
Spagnolo: Blancanieves
Danese: Snehvide
Francese: Blanche-Neige
Tedesco: Sneewittchen (Schneewittchen)
Olandese: Sneeuwwitje
Fiaba dei fratelli Grimm
Una volta, in inverno inoltrato, mentre i fiocchi di neve
cadevano dal cielo come piume, una regina cuciva seduta accanto a
una finestra dalla cornice d'ebano. E, mentre cuciva e alzava gli
occhi per guardare la neve, si punse un dito e tre gocce di sangue
caddero nella neve. Il rosso era cos bello su quel candore, che
ella pens fra s: "Avessi un bambino bianco come la neve, rosso
come il sangue e nero come il legno della finestra! ". Poco tempo
dopo, diede alla luce una bimba bianca come la neve, rossa come il
sangue e con i capelli neri come l'ebano; e, per questo, la
chiamarono Biancaneve. E, quando nacque, la regina mor. Dopo un
anno, il re prese di nuovo moglie: una donna bella, ma orgogliosa;
non poteva tollerare che qualcuno la superasse in bellezza.
Possedeva uno specchio e, quando vi si specchiava, diceva:-Specchio
fatato, in questo castello, hai forse visto aspetto pi bello?-E lo
specchio rispondeva: -
E' il tuo, Regina, di tutte il pi bello!-Ed ella era contenta,
perch sapeva che lo specchio diceva la verit. Ma Biancaneve
cresceva, diventando sempre pi bella e, quand'ebbe sette anni, era
bella come la luce del giorno e pi bella della regina stessa. Una
volta che la regina interrog lo specchio:-Specchio fatato, in
questo castello, hai forse visto aspetto pi bello?- Lo specchio
rispose:-Il tuo aspetto qui di tutte il pi bello, ma Biancaneve
dalla chioma corvina molto pi bella della Regina!
- All'udire queste parole, la regina
allib e sbianc per l'ira e l'invidia. Da quel momento in poi, la
sola vista di Biancaneve la sconvolgeva, tanto la odiava. Invidia e
superbia crebbero a tal punto in lei, da non lasciarle pi pace n
giorno n notte. Allora chiam un cacciatore e disse: -Conduci la
bambina nella foresta selvaggia, non voglio pi vederla. Uccidila e
portami i polmoni e il fegato come prova della sua morte-. Il
cacciatore obbed e condusse Biancaneve lontano, ma quando estrasse
il coltello per trafiggere il suo cuore innocente, ella si mise a
piangere e disse: -Ah, caro cacciatore, risparmiami la vita! Me ne
andr nel bosco e non far mai pi ritorno a casa-. Ed ella era
tanto bella, che il cacciatore ne ebbe piet e disse: -
Va' pure, povera bimba-. "Le bestie feroci ti divoreranno ben
presto" pensava; ma sentiva che gli si era levato un grosso peso dal
cuore, non dovendola pi uccidere. E siccome, proprio in quel
momento, arriv di corsa un cinghialetto, lo sgozz, gli tolse i
polmoni e il fegato e li port alla regina come prova. Ella, nella
sua bramosia, li fece cucinare sotto sale e li divor credendo di
mangiare polmoni e il fegato di Biancaneve. Intanto la povera
bambina era tutta sola nella grande foresta, e aveva tanta paura che
temeva anche le foglie degli alberi e non sapeva cosa fare per porsi
in salvo. Allora si mise a correre e corse sulle pietre aguzze e fra
le spine; le bestie feroci le passavano accanto, ma senza farle
alcun male. Corse finch la ressero le gambe; sul far della sera,
vide una piccola casetta e vi entr per riposarsi. Nella casetta
ogni cosa era minuscola ma straordinariamente linda e aggraziata.
C'era un tavolino ricoperto da una candida tovaglietta e
apparecchiato con sette piattini: ogni piattino aveva il suo
cucchiaino, sette coltellini, sette forchettine e sette bicchierini.
Lungo la parete, l'uno accanto all'altro, c'erano sette lettini,
coperti di candide lenzuola. Biancaneve aveva tanta fame e tanta
sete che mangi un po' di verdura e di pane da ciascun piattino, e
bevve una goccia d vino da ogni bicchierino, poich non voleva
portare via tutto a uno solo. Poi, dato che era tanto stanca, si
sdrai in un lettino ma non ce n'era uno che le andasse bene: questo
era troppo lungo, quell'altro troppo corto; finalmente il settimo fu
quello giusto, vi si coric, si raccomand a Dio e si addorment.
Quando fu buio arrivarono i padroni di casa: erano sette nani che
estraevano i minerali dai monti. Accesero le loro sette candeline e,
quando la casetta fu illuminata, si accorsero che era entrato
qualcuno, perch non era tutto in ordine come l'avevano lasciato.
Il primo disse: -Chi seduto sulla mia seggiola?- Il secondo: -Chi
ha mangiato dal mio piattino?-. Il terzo. -Chi ha preso un pezzo del
mio panino?-. Il quarto: -Chi ha mangiato un po' della mia
verdura?-. Il quinto: -Chi ha usato la mia forchettina?-. Il sesto:
-Chi ha tagliato con il mio coltellino?-. Il settimo: -Chi ha bevuto
dal mio bicchierino?- Poi il primo si guard intorno e vide che il
suo letto era un po' schiacciato e disse: -Chi ha schiacciato il mio
lettino?-. Gli altri arrivarono di corsa e gridarono: -Anche nel mio
c' stato qualcuno!-. Ma il settimo, quando guard nel suo lettino,
vi scorse Biancaneve addormentata. Allora chiam gli altri che
accorsero e, gridando di meraviglia, presero le loro sette candeline
e illuminarono Biancaneve. -Ah, Dio mio! ah, Dio mio!- esclamarono
-che bella bambina!- E la loro gioia fu tale che non la svegliarono
ma la lasciarono dormire nel lettino. Il settimo nano dorm con i
suoi compagni: un'ora con ciascuno, e la notte pass. Al mattino,
Biancaneve si svegli e, vedendo i sette nani, s'impaur. Ma essi le
chiesero con gentilezza: -Come ti chiami?-. -Mi chiamo Biancaneve -
rispose. -Come hai fatto ad arrivare fino alla nostra casa?-
chiesero ancora i nani. Allora ella si mise a raccontare che la sua
matrigna voleva farla uccidere, ma il cacciatore le aveva
risparmiato la vita ed ella aveva corso tutto il giorno, finch
aveva trovato la casina. I nani dissero: -Se vuoi provvedere alla
nostra casa, cucinare, fare i letti, lavare, cucire e fare la calza,
e tenere tutto in ordine e ben pulito, puoi rimanere con noi e non
ti mancher nulla-. Biancaneve promise che avrebbe fatto tutto ci,
e tenne in ordine la loro casetta. La mattina i nani andavano nei
monti in cerca di minerali e dl oro, la sera ritornavano e la cena
doveva essere pronta. Durante la giornata la fanciulla era sola e i
nani la misero in guardia dicendole: - Fai attenzione alla tua
matrigna, far in fretta a sapere che tu sei qui: non aprire a
nessuno-. Ma la regina, credendo di aver mangiato il fegato e i
polmoni di Biancaneve, non pensava ad altro se non ch'ella era di
nuovo la prima e la pi bella; and davanti allo specchio e
disse:-Specchio fatato, in questo castello, hai forse visto aspetto
pi bello?- E lo specchio rispose:-Il tuo aspetto qui di tutte il
pi bello. Ma lontano da qui, in una casina di sette nani, piccina
piccina, Biancaneve dalla chioma corvina molto pi bella della
Regina!- La regina inorrid poich sapeva che lo specchio non
mentiva e cap che il cacciatore l'aveva ingannata e che Biancaneve
era ancora in vita. E, siccome lo specchio le aveva rivelato che la
bambina si trovava fra i monti, presso i sette nani, si mise a
pensare nuovamente a come fare per ucciderla: perch se non era la
pi bella in tutto il paese, l'invidia non le dava requie. Pensa e
ripensa, si tinse il viso e si travest da vecchia merciaia,
riuscendo a rendersi perfettamente irriconoscibile. Cos camuffata,
pass i sette monti e arriv fino alla casa dei setti nani; buss
alla porta e grid: -Roba bella, comprate! comprate!-. Biancaneve
diede un'occhiata fuori dalla finestra e disse: -Buon giorno, buona
donna, cosa avete da vendere?-. -Roba buona, roba bella- rispose la
vecchia -stringhe di tutti i colori.- E, cos dicendo, ne tir fuori
una di seta variopinta e gliela mostr. "Questa brava donna posso
lasciarla entrare" pens Biancaneve "ha buone intenzioni." Apr la
porta e si compr la stringa colorata. -Aspetta bimba- disse la
vecchia -come se conciata! Vieni per una volta voglio allacciarti io
come si deve!- Biancaneve non sospett nulla di male, le si mise
davanti e si lasci allacciare con la stringa nuova. Ma la vecchia
strinse tanto e cos rapidamente che a Biancaneve manc il respiro e
cadde a terra come morta. -Finalmente la tua bellezza tramontata!-
disse la perfida donna, e se ne and. Poco dopo, a sera, ritornarono
i sette nani: come si spaventarono nel vedere la loro cara
Biancaneve distesa a terra, immobile come se fosse morta! La
sollevarono e, vedendo che aveva la vita troppo stretta, tagliarono
la stringa. Allora ella incominci a respirare a fatica, poi, a poco
a poco, riprese vigore. Quando i nani udirono ci che era accaduto,
dissero: -La vecchia merciaia non era altri che la regina. Sta' in
guardia, e non lasciar entrare nessuno, mentre noi non ci siamo!-.
Ma la regina cattiva, appena a casa, and davanti allo specchio e
domand:-Specchio fatato, in questo castello, hai forse visto
aspetto pi bello?-E lo specchio rispose:-Il tuo aspetto qui di
tutte il pi bello. Ma lontano da qui, in una casina di sette
nani, piccina piccina, Biancaneve dalla chioma corvina molto pi
bella della Regina!- All'udire queste parole, il sangue le afflu
tutto al cuore dallo spavento, poich vide che Biancaneve era
tornata a vivere. Cos si rimise nuovamente a pensare a come potesse
sbarazzarsene e pens di utilizzare un pettine avvelenato. Poi si
travest e prese nuovamente le sembianze di una povera donna, del
tutto diversa dalla precedente, per. Pass i sette monti e giunse
alla casa dei nani; buss alla porta e grid: -Roba bella, comprate!
comprate!-. Biancaneve diede un'occhiata fuori e disse: -Non posso
lasciar entrare nessuno-. Ma la vecchia disse: -Guarda un po' che
bei pettini!-. Tir fuori quello avvelenato e glielo mostr. Alla
bambina piacque tanto che si lasci raggirare, apr la porta e lo
compr. Poi la vecchia disse: -Lascia che ti pettini-. Biancaneve
non sospett nulla di male, ma come la vecchia le infil il pettine
fra i capelli, il veleno ag e la fanciulla cadde a terra come
morta. -Finalmente finita per te!- disse la vecchia, e se ne and.
Ma, per fortuna era quasi sera e i sette nani stavano per ritornare.
Non appena videro Biancaneve distesa a terra come morta, pensarono
subito a un nuovo imbroglio della cattiva matrigna; si misero a
cercare e trovarono il pettine avvelenato. Come l'ebbero tolto,
Biancaneve si riebbe e raccont ci che le era accaduto. Allora essi
le raccomandarono ancora una volta di stare attenta e di non aprire
la porta a nessuno. A casa, la regina si mise davanti allo specchio
e disse:-Specchio fatato, in questo castello, hai forse visto
aspetto pi bello?-Come al solito lo specchio rispose:-Il tuo
aspetto qui di tutte il pi bello. Ma lontano da qui, in una
casina di sette nani, piccina piccina, Biancaneve dalla chioma
corvina molto pi bella della Regina!-A queste parole, ella
rabbrivid e fremette per la collera. Poi grid: - Biancaneve deve
morire, dovesse costarmi la vita.- And in una stanza segreta dove
nessuno poteva entrare e prepar una mela velenosissima. Di fuori
era cos bella rossa, che invogliava solo a vederla, ma chi ne
mangiava un pezzetto doveva morire. Quando la mela fu pronta, ella
si tinse il viso e si travest da contadina; cos camuffata pass i
sette monti e arriv fino alla casa dei nani. Buss, Biancaneve si
affacci alla finestra e disse: -Non posso lasciar entrare nessuno,
i nani me l'hanno proibito!-. -Non importa- rispose la contadina
-vender lo stesso le mie mele. Tieni, voglio regalartene una.- -No-
disse Biancaneve, -non posso accettar nulla.- - Hai forse paura del
veleno? - disse la vecchia. -Facciamo cos: tu mangerai la parte
rossa e io quella bianca.- Ma la mela era fatta con tanta arte che
soltanto la parte rossa era avvelenata. Biancaneve desiderava tanto
la bella mela e, quando vide che la contadina ne mangiava non pot
pi trattenersi e allung la mano per farsi dare la sua met. Ma al
primo boccone, cadde a terra morta. Allora la regina disse: -Questa
volta nessuno ti risveglier!-. Torn a casa e domand allo
specchio:-Specchio fatato, in questo castello, hai forse visto
aspetto pi bello?-Finalmente lo specchio rispose: - E' il tuo,
Regina, di tutte il pi bello!-E il cuore invidioso finalmente ebbe
pace, se ci pu essere pace per un cuore invidioso. A sera, quando i
nani tornarono a casa, trovarono Biancaneve distesa a terra: dalle
sue labbra non usciva respiro, era morta. La sollevarono, guardarono
se vi fosse qualcosa di velenoso, le slacciarono le vesti, le
pettinarono i capelli, la lavarono con acqua e vino, ma inutilmente:
la cara bambina era morta e non si ridest. La distesero allora in
una bara, vi si sedettero accanto tutti e sette e la piansero per
tre giorni interi. Poi volevano sotterrarla, ma ella era ancora cos
fresca, le sue guance erano cos belle rosse da farla sembrare
ancora in vita. Allora dissero -Non possiamo seppellirla nella terra
nera- e fecero fare una bara di cristallo, perch la si potesse
vedere da ogni lato, ve la deposero, vi misero sopra il suo nome, a
caratteri d'oro, e scrissero che era figlia di re. Poi esposero la
bara sul monte, e uno di loro vi rimase sempre a guardia. Anche gli
animali vennero a piangere Biancaneve: prima una civetta, poi un
corvo e infine una colombella. Biancaneve giacque per molto, molto
tempo nella bara, ma non si decompose: sembrava che dormisse poich
era ancora bianca come la neve, rossa come il sangue e nera come
l'ebano. Ma un bel giorno un principe capit nel bosco e si rec a
pernottare nella casa dei nani. Vide la bara di Biancaneve sul monte
e lesse ci che vi era scritto a caratteri d'oro. Allora disse ai
nani: -Lasciatemi la bara; vi dar ci che vorrete in compenso-. Ma
i nani risposero: -Non la cediamo per tutto l'oro del mondo-.
-Allora regalatemela- disse egli -non posso vivere senza vedere
Biancaneve: voglio onorarla e ossequiarla come colei che mi pi
cara al mondo.- A queste parole i buoni nani si impietosirono e gli
diedero la bara. Il principe ordin ai suoi servi di portarla sulle
spalle. Ora avvenne che essi inciamparono in uno sterpo e per l'urto
il pezzo di mela avvelenata che Biancaneve aveva inghiottito le usc
dalla gola. Ella torn in vita, si mise a sedere e disse: -Ah Dio!
dove sono?-. -Sei con me!- rispose il principe pieno di gioia, le
raccont ci che era avvenuto e aggiunse: -Ti amo al di sopra di
ogni altra cosa al mondo; vieni con me nel castello di mio padre,
sarai la mia sposa-. Biancaneve acconsent e and con lui, e le
nozze furono allestite con gran pompa e splendore. Ma alla festa fu
invitata la perfida matrigna. Indossate le sue belle vesti, ella
and allo specchio e disse:-Specchio fatato, in questo castello, hai
forse visto aspetto pi bello?-Lo specchio rispose: - Qui sei la pi
bella, oh Regina, ma molto pi bella la sposina!- All'udire queste
parole, la cattiva donna si spavent, e il suo affanno era cos
grande che non poteva pi dominarsi. Da principio non voleva pi
assistere alle nozze, ma l'invidia la torment al punto che dovette
andare a vedere la giovane regina. Entrando, vide che non si
trattava d'altri che di Biancaneve e impietr per l'orrore. Ma sulla
brace erano gi pronte due pantofole di ferro: quando furono
incandescenti gliele portarono, ed ella fu costretta a calzare le
scarpe roventi e a ballarvi finch le si bruciarono miseramente i
piedi e cadde a terra morta.
FINE
Classificazione (Aarne-Thompson): AT 0709 -
Little Snow-White
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