Il Colle

di Scipio

 

 

Ray Bradbury

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Ray Bradbury

 

Ray Bradbury: la vita e le opere

 

 

Scrittore statunitense nato a Waukegan, Illinois nel 1920

 

 

 

Opere: romanzi e racconti

1950 - Cronache marziane (The Martian Chronicles) Antologia
1951 - Il gioco dei pianeti (The Illustrated Man) Antologia (altro titolo: L'Uomo Illustrato)
1953 - Fahrenheit 451 (Fahrenheit 451) (altro titolo: Gli Anni Della Fenice)
1953 - Le auree mele del sole (The Golden Apples Of The Sun) Antologia
1955 - Paese d'ottobre (The October Country) Antologia
1957 - L'estate incantata (Dandelion Wine)
1959 - La fine del principio (A Medicine For Melancholy) Antologia
1962 - Il popolo dell'autunno (Something Wicked This Way Comes)
1964 - Le macchine della felicit (The Machineries Of Joy) Antologia
1969 - Il corpo elettrico (I Sing The Body Electric!) Antologia (altro titolo: Io Canto Il Corpo Elettrico!)
1972 - L'albero di Halloween (The Halloween Tree)
1972 - Il meraviglioso vestito color panna e altre commedie (The Wonderful Ice Cream Sit And Other Plays) Antologia
1975 - Molto dopo mezzanotte (Long After Midnight) Antologia
1983 - Dinosauri (Dinosaur Tales) Antologia
1985 - Morte a Venice (Death Is A Lonely Business) (altro titolo: La Morte Un Affare Solitario)
1985 - 34 Racconti Antologia (altro titolo: Il Grande Mondo Laggi)
1986 - Omicidi di annata Antologia
1986 - Lo Zen nell'arte della scrittura (Zen In The Art Of Writing) non-fiction
1988 - Viaggiatore del tempo (The Toynbee Convector) Antologia
1990 - La follia una bara di cristallo (A Graveyard For Lunatics) (altro titolo: Il Cimitero Dei Folli)
1992 - Verdi ombre, balena bianca (Green Shadow, White Whale)
1996 - I fiori di Marte (Quicker Than The Eye) Antologia
1998 - Ahmed e le macchine dell'oblio (Ahmed And The Oblivion Machines: A Fable)
2001 - Ritornati dalla polvere (From The Dust Returned)
2002 - Constance contro tutti (Let's Kill Constance)

 

 

Locandina film "Fahrenheit 451"

 

Fahrenheit 451

Traduzione di Giorgio Monicelli, Edizione Mondadori

Incipit

Era una gioia appiccare il fuoco. Era una gioia speciale vedere le cose divorate, vederle annerite, diverse. Con la punta di rame del tubo fra le mani, con quel grosso pitone che sputava il suo cherosene venefico sul mondo, il sangue gli martellava contro le tempie, e le sue mani diventavano le mani di non si sa quale direttore d'orchestra che suonasse tutte le sinfonie fiammeggianti, incendiarie, per far cadere tutti i cenci e le rovine carbonizzate della storia. Col suo elmetto simbolicamente numerato 451 sulla stolida testa, con gli occhi tutta una fiamma arancione al pensiero di quanto sarebbe accaduto la prossima volta, l'uomo premette il bottone dell'accensione, e la casa sussult in una fiammata divorante che prese ad arroventare il cielo vespertino, poi a ingiallirlo e infine ad annerirlo.

 

Fahrenheit 451

It was a pleasure to burn.

It was a special pleasure to see things eaten, to see things blackened and changed. With the brass nozzle in his fists, with this great python spitting its venomous kerosene upon the world, the blood pounded in his head, and his hands were the hands of some amazing conductor playing all the symphonies of blazing and burning to bring down the tatters and charcoal ruins of history. With his symbolic helmet numbered 451 on his stolid head, and his eyes all orange flame with the thought of what came next, he flicked the igniter and the house jumped up in a gorging fire that burned the evening sky red and yellow and black.

 

 

Cronache marziane

The Martian Chronicles

Traduzione di Giorgio Monicelli, Mondadori editore

Incipit

Fino a un istante prima era ancora inverno nell'Ohio, le porte chiuse, i vetri delle finestre ricoperti di brina, stalattiti di ghiaccio a frangia d'ogni tetto, bimbi che sciavano sui pendii, massaie dondolanti come grandi orsi neri nelle loro pellicce sulle vie gelate. E a un tratto una lunga onda tiepida era passata sulla cittadina. Una marea d'aria calda, quasi che qualcuno avesse lasciato aperta la porta di una panetteria. Il calore pulsava tra le casette, i cespugli, i ragazzi. Le stalattiti di ghiaccio si distaccavano, rovinose, e, in frantumi, si scioglievano rapidamente.

 

The Martian Chronicles

One minute it was Ohio winter, with doors closed, windows locked, the panes blind with frost, icicles fringing every roof, children skiing on slopes, housewives lumbering like great black bears in their furs along the icy streets. And then a long wave of warmth crossed tha small town. A flooding sea of hot air; it seemed as if someone had left a bakery door open. The heat pulsed among the cottages and bushes and children. The icicles dropped, shattering, to melt.

 

 

L'estate incantata

Dandelion Wine

Traduzione di Giuseppe Lippi, Mondadori

Incipit

Era una mattina tranquilla e la citt era ancora avvolta nel buio, infilata a letto. Il tempo diceva che era estate: il vento aveva quel certo tocco e il respiro del mondo era lungo, caldo e lento. Bastava alzarsi e sporgersi dalla finestra per sapere che questo era il primo giorno di libert e di vita, il primo mattino d'estate. Douglas Spauding, dodici anni, appena sveglio, lasci che l'estate lo cullasse nel flusso pigro dell'alba.

 

Dandelion Wine

It was a quiet morning, the town covered over with darkness and at ease in bed. Summer gathered in the weather, the wind had the proper touch, the breathing of the world was long and warm and slow. You had only to rise, lean from your window, and know that this indeed was the first real time of freedom and living, this was the first morning of summer. Douglas Spaulding, twelve, freshly wakened, let summer idle him on its early-morning stream.

 

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