Collescipoli, 04/11/2003
Quando ho inserito nel mio "sito" la pagina dei libri in 2
righe non avrei mai pensato che, tra tutti, L'uomo scimmia sarebbe
stato il pi ricercato. Ricordo che comprai il libro perch mi lasciai
influenzare dal titolo e da una convincente recensione. Lo lessi con
divertimento, non sapendo per quanto fosse popolare e nemmeno
immaginando che sarebbe diventato un libro di culto. L'ho ripreso a
distanza di qualche anno e mi sono rimesso a leggerlo con maggior
attenzione della prima volta... e qui sotto annoter alcuni passaggi di
questo divertentissimo romanzo dell'evoluzione...
Se volete, potreste aiutarmi aggiungendo i brani che pi vi hanno
colpito e divertito... Scrivete a:
marco.vinciarelli@poste.it
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Traduzione di Carlo Brera
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Cap. I
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Quando i venti
soffiavano forte da nord, spifferando gelidi che la grande cappa di
ghiaccio continuava la sua avanzata, noi ammucchiavamo tutte le nostre
riserve di legna e fascine davanti alla caverna [...]
[...] un sasso ben centrato dietro le orecchie di un mammut al pascolo
faceva miracoli, garantendoti il riscaldamento anche per un mese. [...]
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Cap. II
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[...] il ghigno scontroso e amaro del pioniere subumano dei primordi era
dovuto pi a fastidi di stomaco che a ferocia o intrattabilit. [...]
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Cap. III
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[...] Zia Nellie era stata resa vedova da un rinoceronte lanoso e zia
Pamela detta Pam, da un Boa constrictor. "Ha provato a
mangiarlo" lamentava zia Pam. "Io gliel'avevo detto che non
poteva fargli bene. Ma mi ascoltava? Mai! Era come mangiarsi una biscia
diceva. Va be' almeno taglialo, prima, per l'amor del cielo! Macch,
non ha voluto fare neanche questo. E solo perch gliel'avevo detto io,
naturalmente. [...]"
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Cap. IV
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[...] "Mentre parlavo con voi, senza badarci ho fatto un'invenzione
importantissima: la lancia da caccia grossa a punta indurita con il
fuoco!".
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Cap. V
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[...] "Il posto della donna la caverna" cominci a sentenziare
pap. [...]
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Cap. VI
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[...]
"Tu lo chiami progresso" ribatt zio Vania, gettando nel
fuoco un pezzo di cartilagine immangiabile. "Io la chiamo
disobbedienza. [...]"
[...]
"Che cos'?" domand zio Vania con voce terribile, anche
se la risposta non poteva essere che una, e disastrosa.
"Arte f-figurativa" balbett Alexander.
[...]
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Cap. VII
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[...]
Ben presto egli (Alexander) divenne abilissimo a intrappolare sulla
roccia le ombre di tutti gli animali, [...]
[...]
"E' un cagnolino" disse William. "Un cucciolo. L'ho
chiamato Cencio".
"Sta' attento che non ti faccia fare indigestione" fece la
mamma, inserendosi nella conversazione. "Diventano subito duri, con
tutto il correre che fanno. E' meglio che lo mangi subito; ma masticalo
bene, caro".
[...]
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* 1992 Adelphi Edizioni
** Roy Lewis nato nel 1913 e per molti anni ha lavorato
come giornalista per il Times e L'Economist. Tra le sue
opere: La vera storia dell'ultimo re socialista (1993). |
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