Di origine romanica, le prime notizie
risalgono al pontificato di Innocenzo III (1198-1216). Dedicata
all'Assunta, distinta dall'appellativo Maggiore per essere la
principale tra le numerose chiese della zona dedicate alla Vergine.
L'interno, a navata unica (foto) con volte a crociera divisa in quattro
campate, termina con abside pentagonale. Lungo le pareti laterali si
aprono 3 altari a destra e 4 altari a sinistra (Altari
laterali).
S. Maria Maggiore Navata
E' uno scrigno di opere d'arte che vanno dal XIV al XIX sec. In
controfacciata due tele ovate dipinte da Vanni di Narni nel 1690;
nell'abside, sopra il coro ligneo di fattura quattrocentesca, l'affresco
dell'Assunzione della Vergine con gli ovali rappresentanti la Nativit
e la Visitazione ai lati, dipinti da Tommaso Cardani nel 1697. Gli
stucchi di contorno e gli angeli furono eseguiti da Michele Chiesa.
Sopra alla porta della Sacrestia collocato il raro e prezioso organo
Hermans del 1678 (foto). E' un organo a sette registri, opera del gesuita
fiammingo Willelm Hermans, ambito da maestri di fama internazionale che
si esibiscono in S. Maria Maggiore durante i Concerti organizzati per l'Hermans
Festival. La cantoria dell'organo presenta quattro prospettive di
paesaggi opera dello Zuccarini (1682) e intagli di Mastro Titta (1702).
Organo W. Hermans (1678)
Sul fianco destro della Chiesa,
in prossimit del primo altare, si pu accedere attraverso una piccola
porta alla Cappella di S.
Giovanni Battista. Al suo interno si possono ammirare un pregevole
affresco in cornice ovale raffigurante la Madonna con Bambino
(foto) di Evangelista Aquili (1507) e un bellissimo altare ligneo
realizzato nel 1740 da due falegnami di Sangemini, Biagio Riccitelli e
Simone Zaghetti. Al centro dell'altare posta la tavola con dipinto San Giovanni Battista opera del forlivese Livio
Agresti, 1560-65.
Altare
del Transito di S. Giuseppe
(primo altare a sinistra)
Cappella
dei Conti Catucci, con altare neoclassico e tela raffigurante la Morte
di S. Giuseppe, di autore ignoto ma probabile copia di un originale di
Giudo Reni.
Altare di S. Giovanni Battista (Cappella
Petroni; primo altare a destra)
Opera dello stuccatore
ticinese Michele Chiesa sudisegno di Tommaso Cardani (1693). La tela
del pittore Vanni da Narni (1695).
Altare del
Preziosissimo Sangue (secondo altare a sinistra)
Cappella
del Crocifisso datata 1598. Ai lati sono dipinti S. Michele Arcangelo e
S. Andrea, affreschi degli inizi del XVII sec., attribuibili
alla bottega di A. Pomarancio.
Altare della S. Trinit
(secondo altare a destra)
Altare in marmo realizzato nel 1647,
conserva la reliquia di S. Flavio Pietro Martire. La pala che rappresenta
la SS.ma Trinit e Santi si potrebbe attribuire a Calisto Calisti
di Bagnaia, 1647 circa.
Altare della Flagellazione
(terzo altare a sinistra)
Stucchi realizzati dai fratelli Grimani di Stroncone nel 1599
e tela della Flagellazione di Cristo opera di Antonio Circignani
detto il Pomarancio (inizi XVII sec.)
Altare della Madonna del Rosario (terzo
altare a destra)
Stucchi realizzati da Gregorio Grimani nel 1610.
L'affresco della Madonna del Rosario attribuibile a Sebastiano
Flori aretino (ultima parte del XVI sec.). Intorno alla cornice sono poi
visibili i Quindici Misteri della Vergine del Pomarancio (1609).
Altare
della Gloria di S. Antonio
(quarto altare a sinistra)
La cappella del S.mo Sacramento, fu
senz'altro la prima ad essere realizzata dopo l'altare maggiore, ornata
dalla Gloria di S. Antonio abate opera in stucco policromo del
milanese Michele Chiesa (1685-86). La tela raffigurante Cristo
in Piet e i Santi Antonio abate, Giovanni evangelista, Sebastiano e
Rocco attribuita al pittore marchigiano Cesare Conti, fine XVI sec.
Cappella di S. Giovanni. Affresco raffigurante la Madonna
con il Bambino realizzato nel 1507 da Evangelista di Nardo (figlio del
fratello di Antonio Aquili, meglio noto come Antoniazzo Romano)